PROGETTO #LAMIASCUOLACCOGLIENTE
Il giorno 11 ottobre 2019, presso la Scuola dell’Infanzia “Arcobaleno”, in località San Giovanni, è stato inaugurato il progetto #lamiascuolaccogliente. Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza del Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Mauro Buschini, del Sindaco di Ripi Piero Sementilli e del Dirigente Scolastico Prof.ssa Vincenza Irene Sabetta, oltre alle autorità locali, ai rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, genitori, alunni, insegnanti.
L’Istituto Comprensivo di Ripi è da sempre al passo con i tempi e, in alcuni temi, precursore di sensibilizzazioni su diverse problematiche attuali. Nel dicembre 2015, infatti, quando non si era ancora fortemente improntati sul problema delle tematiche ambientali, ha partecipato ad un bando nazionale indetto dal Ministero della Pubblica Istruzione per la realizzazione di scuole accoglienti. Il DS prof.ssa Vincenzina Irene Sabetta, coadiuvata dalle insegnanti Maria Capogna e Angela Di Folco, ha partecipato a un bando nazionale con un progetto incentrato sul tema della riqualificazione della scuola, con allestimento di orto didattico, laboratori multimediali annessi e riqualificazione di un’area verde antistante la scuola con pavimentazione antitrauma e siepe. Partendo dall’idea di allestire un orto/giardino multietnico e multimediale, è stato elaborato un piano di sviluppo molto più ampio, attuale, dinamico, laboratoriale. Il tema della sostenibilità, dell’educazione ambientale, della cittadinanza attiva, la valorizzazione del patrimonio culturale, l’innovazione tecnologica, il rispetto delle differenze e delle diversità si sono fuse in un unico progetto che ha permesso al nostro Istituto, nel dicembre 2017, di conquistare il primo posto su base nazionale, ottenendo il massimo punteggio e il massimo importo finanziabile messo a disposizione dal bando. Una bella conquista per la nostra scuola .
Per la realizzazione e la messa in opera di tale progetto, si è impiegato un intero anno scolastico in quanto è stato necessario eseguire lavori edili e lavori progettuali.
Tuttavia al di là dei lavori strutturali, l’obiettivo principale che si cela nel progetto è quello di generare nuove mentalità capaci di contribuire alla cura dell’ambiente, alla cultura di uno sviluppo sostenibile, alla collaborazione tra i popoli perché si abbia, in futuro, una cura migliore del nostro Pianeta e delle sue risorse. Il ruolo della scuola, pertanto, è fondamentale e il progetto è parte integrante di una “missione del saper stare al mondo”.
La coltivazione di un orto è un’azione interdisciplinare adattabile ad ogni fascia d’età, superando la divisione tra razze, religione, lingua, età e sviluppa il senso del lavorare in gruppo, dell’appartenere ad una società, del mettersi in gioco, della sperimentazione. Partendo dall’esperienza dell’orto, con la preparazione del terreno, la semina (piante di diversa provenienza territoriale/culturale), la presa in cura della pianta che nasce, la raccolta dei prodotti, si arriva all’educazione alimentare ed ambientale passando attraverso la socializzazione e la collaborazione, promuovendo una cittadinanza attiva. I laboratori, forniti di Lim, microscopio, tablet, stampante permetteranno di documentare le attività svolte, di fare sperimentazione, di acquisire consapevolezza sull’uso dei dispositivi multimediali e tutto ciò permetterà, come dichiarava Piaget, di crescere uomini capaci di realizzare nuove cose e non semplicemente di ripetere quello che altre generazioni hanno fatto.